Mappa di Comunità Educante di Roccagorga e del territorio circostante dei ragazzi e delle ragazze dell I. C. Roccagorga-Maenza
A colpo d'occhio:
La Mappa di Comunità è il risultato finale dell’ azione MAP presente nel progetto Lost in Education. Per costruire la mappa è stato attivato un percorso di attività laboratoriali a scuola e nel territorio che hanno coinvolto alcune classi dell’ I.C. Comprensivo Roccagorga-Maenza. Questo percorso è stato configurato per fare emergere la consapevolezza, del valore educativo rappresentato dalle attività e dai luoghi presenti nel territorio, nonché del potenziale valore aggiunto che potrebbe essere sviluppato attraverso la cooperazione con la scuola nell’ambito del progetto Lost in Education. I luoghi educanti riportati nella mappa sono stati individuati dagli studenti di Roccagorga coinvolti nel progetto e riguardano il territorio dei Monti Lepini, in provinca di Latina. I luoghi educanti presenti nella mappa si trovano nei paesi di: Roccagorga, Priverno, Sezze, Maenza. Per ogni luogo si ha una descrizione, una spiegazione e un’immagine: nella descrizione c’è una breve introduzione realizzata dall’equipe territoriale e nella spiegazione una descrizione del luogo e delle attività che si svolgono, realizzata dagli studenti .
Il processo:
L’attività di creazione della mappa ha reso consapevoli della reale capacità educativa le varie realtà associative della comunità. Gli incontri effettuati in occasione dei laboratori di comunità hanno, infatti, evidenziato come spesso da parte di tali gruppi non vi era sempre consapevolezza dell’essere determinanti, sicuramente importanti nella formazione e nella crescita dei ragazzi e delle ragazze che a loro facevano riferimento. L’attività di realizzazione della mappa ha messo in evidenza il reale valore dello stare insieme, del ritrovarsi magari uniti da un’unica passione sportiva o semplicemente all’interno di spazi comuni. La comunità ha dunque recepito positivamente l’attività di creazione della mappa predisponendosi positivamente all’obiettivo finale: diventare una comunità educante capace di creare “reti educative” consapevoli, fatte di collaborazione e interazione.
È evidente, dunque, che l’apprendimento collettivo passa necessariamente attraverso la presa di coscienza della potenzialità educativa delle realtà associative della comunità.
Le relazioni:
I diversi incontri effettuati con gli stakeholders locali hanno evidenziato che molti tra loro non avevano una netta e chiara conoscenza di cosa fosse l’altro. In altre parole spesso è accaduto che molte realtà aggregative del territorio non avessero una reale interlocuzione con gli altri, né conoscessero le attività proposte da ciascuno. Il nostro lavoro di indagine e di raccordo (attraverso le azioni map e i laboratori di comunità) di queste realtà ha creato un “dialogo” tra le parti carico di conseguenze positive per il prosieguo del progetto. Durante uno di questi incontri, per esempio, è avvenuto un confronto tra le associazioni presenti sui calendari (orari e giorni delle attività) che spesso si sovrapponevano e questo ha fatto sì che si arrivasse ad una calendarizzazione concertata. Inoltre la nostra attività a scuola ha messo in luce che molti studenti non conoscessero l’intera “offerta” associativa del paese e solo quando in classe abbiamo attivato laboratori mirati a far emergere la loro idea di comunità educante attraverso l’individuazione di ciò che li faceva stare bene e di ciò che per loro era educante, tutti hanno raggiunto un nuovo grado di conoscenza della realtà comunitaria. In ultimo abbiamo rivelato come gli stessi docenti accogliessero positivamente il nostro lavoro perché convinti che anche all’interno della scuola, per attivare corsi extracurriculari, si abbia bisogno di “fare rete” con il territorio così da scegliere il meglio per i ragazzi.