MAPPA DI COMUNITÀ EDUCANTE DELLE RAGAZZE E RAGAZZI DELL'I.C. URUGUAY G. BARTALI - III MUNICIPIO (RM)
A colpo d'occhio:
Il territorio del III Municipio è stato disegnato e presentato attraverso la Mappa di comunità educante dalle ragazze e dai ragazzi dell'I.C. Uruguay - plesso G. Bartali.
Il III Municipio si trova nella zona nord di Roma, tra il fiume Tevere e l'Aniene, ed è delimitato a ovest da via Salaria, a sud-est da via Nomentana e a nord dal Grande Raccordo Anulare. La mappa della comunità educante è la mappa delle opportunità educative del territorio del III Municipio. È un lavoro partecipativo che ha visto il coinvolgimento attivo dei genitori, degli insegnanti, di altre scuole, vari rappresentanti di enti e associazioni del III Municipio. Un processo culturale continuo tramite il quale la comunità di un territorio, nel caso specifico il Municipio III in cui la scuola si trova, è delineata con la partecipazione dei ragazzi e delle ragazze, quali pontieri e protagonisti attivi. La mappa disegna i contorni del proprio patrimonio, mettendo in evidenza le realtà educative e le risorse del territorio. L'Obiettivo della mappa è quello di studiare insieme la povertà educativa del territorio e, per contro, le sue potenzialità, approfondire il tema per cercare le soluzioni, sperimentare se la “nuova” comunità educante che verrà può favorire la crescita formativa, in che modo, con quale impatto e verso quale sostenibilità.
Il processo:
La mappa è uno strumento che serve per raccontare il progetto Lost in Education e il lavoro svolto dalle ragazze e ragazzi esternamente, creare interazioni con chi conosce e/o non conosce. L’azione di mappatura inizia con un approfondimento dell’analisi del territorio e delle sue potenzialità. In particolare scuole, biblioteche, associazioni culturali e di aggregazione, associazioni ambientali, sportive, musicali, ricreative di vario genere (hobbistica), volontariato e, ancora, musei, cinema, parchi naturali, campi sportivi, sedi istituzionali (municipalità, forze dell’ordine, sedi distaccate ministeriali, regionali o provinciali), servizi sociali, imprese legate al mondo del lavoro, parrocchie, centri religiosi di altro tipo, eccetera. Dal lavoro sin qui svolto è emerso il patrimonio e il capitale educativo della comunità coinvolta, un “catalogo” degli attori della comunità percepiti come educativi dai ragazzi e dagli attori del territorio: le risorse quali opportunità a disposizione della scuola e della comunità, per una educazione di qualità formale, non formale e informale. La finalità della mappa, dunque, è portare alla conoscenza, alla consapevolezza del proprio territorio da vivere e costruire presidi educativi territoriali per valorizzare il capitale educativo emerso attraverso il processo di mappatura.
Le relazioni:
Durante il lavoro di mappatura si sono creati punti di interconnessione tra i ragazzi, le famiglie, le scuole, gli insegnati, gli enti del terzo settore, le associazioni, ecc. che hanno dato e daranno il loro contributo alla costituzione della Mappa di comunità educante. Per rinforzare le relazioni saranno organizzati diversi laboratori di comunità, luoghi di incontro tra docenti, famiglie, agenzie formative, attori del terzo settore, del profit, enti pubblici e realtà che si occupano di minorenni, a livello comunale e regionale in cui confrontarsi sulle cause, le difficoltà e le soluzioni relative alla povertà educativa, evidenziando il punto di vista dei ragazzi/delle ragazze e degli adulti. Inoltre, saranno attivate iniziative specifiche per introdurre soluzioni di piccola scala, adattabili ai bisogni della scuola e della comunità.
Allegati: